lunedì 11 ottobre 2010

AmarcoR

Era la primavera del lontano 1982 e la gloriosa Policomica aveva fatto un concerto ad Arles, ridente cittadina della Provenza gemellata con il borgo natio, per uno scambio culturale.

Al ritorno dalla trasferta (nella quale erano stati eseguiti anche non uno, non due siòre e siòri ma 10, dicasi 10 corali dell’amato Johann Sebastian) mamma e papà mi propongono di entrare nel coro, come soprano, “ma si, dai vieni che ti diverti, e sei intonata, e ti piace cantare, e non importa se abbiamo il concertoil6settembretantostudiipezziinmontagnaquestaestateconpapà-machec*lo-”.

E io con le farfalline dei miei 15 anni che svolazzavano nel cervello ho detto: why not?

E così, dopo aver studiato le parti in montagna e con la bellezza di 2 max 4 prove sulle spalle mi sono trovata, il 6 settembre 1982 a debuttare come corista in quel del Santuario di Crea. La posizione era veramente privilegiata: ero incosciente, ero figlia del Maestro, figlia di un Soprano e nipote di un Tenore, e molto altri coristi erano praticamente zii acquisiti; in più avevo avuto la consegna di cantare solo quello che mi fossi sentita e solo se me la fossi sentita, se no playback. Però ho cantato tutto, non troppo forte, ed è andata…. ed è stato amore a prima prova.

Ma questa è un’altra storia.

1 commento:

  1. che bella la tua esperienza barbarina!
    che bello essere soprani, figlia di soprani e in prestito ai mezzi!
    sei ancora lì?
    s.

    RispondiElimina