lunedì 11 ottobre 2010

Era una notte buia e tempestosa...

D'improvviso scoppiò una nota.
No, ok, non ci siamo.
Dunque, la mia prima prova...  Settembre 1991, scuola Vallotti.
Ma prima facciamo un piccolo salto indietro, per spiegare bene.
Dunque, ho frequentato il liceo scientifico, ma ho sempre avuto, come dire, qualche difficoltà in matematica ("Che hai fatto lo scientifico a fare, allora?", mi chiederete: non lo so, alle medie ero un genietto e poi PUF!). Sulla mia strada di rimandata a settembre si parò Emanuela, che mi aiutò sia per la matematica, sia per problematiche esistenziali legate al fatto che proprio io al liceo non ci stavo bene, umanamente parlando. Insomma, ad un certo punto mi propose di entrare nel coro "E' divertente, si canta, siamo una gabbia di matti". Ora, io, allettata soprattutto dalla gabbia di matti, dissi "Perchè no", ma il problema era il Maestro. Quello che ogni tanto mi apriva la porta di casa: devo dire la verità, mi incuteva un rispetto reverenziale mica male. Però Emanuela un giorno, finita la lezione gli disse "Lei entra nel Coro" e lui rispose "Va bene".
E così, dopo essere andata a sentire un concerto nell'estate, eccomi lì, a settembre, da brava scolaretta, con le partiture ordinate. Debussy, si studiavano le "Trois Chanson" di Debussy. Ho cominciato nei mezzi, accanto ad Emanuela. Ero la cucciola del coro e tutti mi coccolavano, a parte il Maestro che alla prima prova mi ha detto "Da adesso ci diamo del Tu. Ora canta e vediamo, al massimo ti sposto nei soprani".
E così fu: dopo qualche prova andai a conquistarmi la mia sedia da soprano.
E da allora in poi, cascasse il mondo, il martedì mi siedo lì e si fa prova.

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